
L’ascolto del paziente anziano. Introduzione
La figura professionale del fisioterapista domiciliare è fondamentale per il benessere e il pieno recupero fisico e cognitivo del paziente anziano. L’ascolto del paziente anziano è un aspetto molto importante.
La fisioterapia a domicilio per anziani è svolta da una figura qualificata e preparata. Questa preparazione serve per seguire passo per passo la riabilitazione dei pazienti. Spesso i pazienti sono persone anziane che per vari motivi si sottopongono a questo percorso. L’ascolto del paziente anziano, quindi, serve per aumentare le possibilità di recupero. Si tratta, infatti, di persone che potrebbero aver subito interventi chirurgici oppure affetti da patologie invalidanti e/o croniche.
Nel percorso di riabilitazione a domicilio, tuttavia, l’ascolto del paziente anziano riveste un ruolo estremamente importante.
L’ascolto del paziente anziano da parte del fisioterapista domiciliare.
La fisioterapia a domicilio è svolta da una persona competente e qualificata. Egli è infatti in grado di seguire la riabilitazione, ma soprattutto capace di prendersi cura di chi soffre. Per far ciò è indispensabile dare incoraggiamento, sostegno e premura. Ossia ascoltare il paziente anziano e capire i suoi bisogni.
Il fisioterapista è colui, quindi, che ha i mezzi per integrare il prendersi cura e il curare. Ha una preparazione sanitaria e sa, quindi, coinvolgere personalmente il malato, che viene messo al centro della seduta.
La sintonia con il paziente anziano, ma anche con i suoi famigliari, richiede che chi svolge fisioterapia domiciliare sviluppi l’ascolto empatico. Questo ascolto è finalizzato quindi al raggiungimento del migliore stato di salute possibile.
Ascolto empatico.
Affinché i professionisti della fisioterapia domiciliare possano raggiungere questi obiettivi devono essere a conoscenza del vissuto della malattia. Questo aspetto, infatti, non tocca esclusivamente il paziente in prima persona ma anche chi lo circonda. La malattia non è solo ciò che si manifesta a livello biologico. Bensì qualcosa che coinvolge anche la psicologia, l’individualità, l’ambiente e la socialità di quella persona.
Quando il fisioterapista affianca il paziente anziano durante la riabilitazione domiciliare deve ascoltarlo attivamente. Deve far sentire la sua presenza, affiancandolo e sostenendolo fino a raggiungere un risultato stabile e un profondo miglioramento.
Obiettivo: salute.
Una presenza come quella del fisioterapista a domicilio, che è in grado di arricchire e dare fiducia, diventa un supporto impareggiabile. Per questo motivo, quindi, durante il percorso di riabilitazione è fondamentale tenere conto:
– della relazione d’aiuto come metodo di comunicazione professionale; utile per assistere un paziente che non è in grado di adattarsi a quella specifica e difficoltosa situazione.
– dell’ascolto del paziente anziano che probabilmente è preoccupato, spaventato e in preda all’ansia. Pertanto avverte la forte necessità di sentirsi rassicurato attraverso il dialogo. Il fisioterapista domiciliare deve prima saper ascoltare tutto ciò che affligge il malato; poi di conseguenza, saperlo rassicurare con parole semplici e sicure. Deve parlare riguardo la sua condizione clinica. Deve essere in grado di rispondere a tutte le domande con empatia e pazienza, senza dimostrarsi infastidito, frettoloso e sbrigativo. È dalle domande che affliggono la persona che si può partire per creare un efficace piano assistenziale e terapeutico personalizzato.
– del tempo dedicato all’ascolto. Deve essere visto come parte della terapia. Concerne la solidarietà e la stima dalle quali la persona anziana trarrà enorme vantaggio per guarire.
– della motivazione del paziente. La base su cui deve fondarsi il percorso riabilitativo. È necessario ascoltare e prevenire potenziali complicanze della malattia cronica in atto. Far sì che il malato sia motivato e desideri con forza il raggiungimento della guarigione. Il tutto dipende anche dall’atteggiamento e dalla competenza del fisioterapista a domicilio.
– della qualità della vita; la quale non è un elemento misurabile quantitativamente, ma un fattore fondamentale per valutare la situazione. Si rende necessario adottare sistemi utili a misurare quale sia lo status ideale di vita soggettivo di un determinato paziente. Ciò dipende dall’ambiente e dal grado di appagamento delle proprie esigenze.

Tempo e ascolto nella comunicazione con il paziente.
Il ruolo della comunicazione durante la fisioterapia domiciliare richiede che siano presenti due fattori imprescindibili. Il tempo e l’ascolto.
Spesso si dice, infatti, che manca il tempo da dedicare al malato e proprio questa discrepanza è il fattore determinante di una comunicazione inefficace tra malato e fisioterapista.
Dedicare, pertanto, tempo all’ascolto non è una questione di mera educazione e non si tratta di compiere buone azioni verso qualcuno, ma è parte strutturante della terapia.
Il fisioterapista domiciliare deve spostare l’attenzione dalla malattia alla persona; è questo passaggio che rende l’assistenza realmente mirata, da consentire di personalizzare la fisioterapia a domicilio modificando la relazione tra il professionista e il malato.
La comunicazione terapeutica consente di mettere in atto uno scambio; e quindi una condivisione di informazioni utili per elaborare un piano di assistenza mirato. Il quale, quindi, essendo personalizzato, porterà quella persona a manifestare la volontà di recuperare autonomamente e ad adattarsi alle problematiche che ogni patologia porta con sé.
L’ascolto del paziente anziano. Conclusione.
Un ascolto fatto bene permette anche di guadagnare tempo. Quando i pazienti non recepiscono le corrette informazioni e non hanno i mezzi per collaborare perché non sono ascoltati, la terapia stenta a decollare.
Sapere ascoltare il paziente anziano è il modo più efficace per strutturare una relazione d’aiuto e una comunicazione che sia produttiva per entrambe le parti.
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